maggio 14, 2021 2 Tempo di lettura

Conoscete la storia dei coltelli "Ericini" della famiglia Cetino?

"La famiglia Cetino, celebre per la costruzione dei tipici coltelli "ericini", si pensa fosse attiva già intorno alla fine del secolo scorso. Ultimi esponenti di questa stirpe sono stati Carlo Cetino e suo fratello Salvatore che hanno gestito la bottega ad Erice (TP) nel quarantennio 1920-1960.

Gli ericini "Cetino" sono coltelli robusti , caratterizzati da una "molla semplice" estremamente "forte" e decorata a lima ( gli esemplari di dimensioni importanti si fatica ad aprirli). La lama, solitamente ricavata da balestre, presenta un ottima tenuta del filo e reca sempre semplice punzone, la lettera C. Per la manicatura venivano utilizzati i suareddi, protuberanze in cartillaggine dura, di colore verdastro scuro, poste nella parte posteriore delle zampe posteriori dei bovini posizionati al di sopra del polso, fissati con perni in rame o ottone alle cartelle in acciaio. Nella testa del coltello (anello) i 3 lati sono svasati, con zigrinatura tipo calcio di fucile, vicino al manico pintadura a forma di onde, cosi come le altre placchette in ottone centrale e codino. Il coltello Cetino, coltello rustico costruito x pastori e contadini, molto robusto e spigoloso, dove tutti i suoi componenti sono a spigolo vivo, dalle cartelle in acciaio alle placchete in ottone, sporadicamente usavano corno di caprone e montone. Nelle foto allegate ho voluto evidenziare una serie di macro con particolari del coltello costruito da Cetino, da non confondere con coltelli apparentemente simili, in parole povere falsi spacciati per coltelli costruiti da Carlo Cetino, che girano sin dai primi anni 70 dove molti artigiani si sono cimentati nella costruzione del coltello Ericino timprando gli stessi con le più svariate C pur di vendere i propri coltelli. Riassumendo se un coltello non ha le carattestiche dei coltelli nelle foto non sono Cetini ma, semplicemente Ericini. Nella foto un gruppo di Cetini d'epoca, foto gentilmente concessa dagli eredi di Carlo Cetino."

Fonte: Maestro Salvatore Fonte


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